La Fobia Sociale, cioè la paura di essere giudicati negativamente, spesso non viene riconosciuta perché chi ne soffre evita di parlare delle proprie paure. Un altro motivo per cui non viene riconosciuta è che i clinici spesso la confondono con la timidezza oppure giudicano come disturbo primario la depressione secondaria o l’abuso di sostanze.
La Fobia Sociale NON è una patologia rara e andrebbe sempre presa in considerazione quando un individuo dice “la gente mi rende nervoso”.
La chiave del trattamento consiste nell’insegnare al paziente a controllare la propria ansia e quindi ad accettare che, anche se può commettere degli errori a causa dell’ansia, amici e colleghi non lo giudicheranno negativamente come persona, ma penseranno soltanto che quel giorno gli deve essere andato storto qualcosa.
Descrizione
La caratteristica principale della Fobia Sociale è la paura di essere giudicato e valutato in modo negativo dalle altre persone. L’individuo teme di poter fare qualcosa di imbarazzante o comportarsi in modo umiliante ( compreso il fatto di mostrare in modo evidente la sua ansia).
La paura può essere circoscritta a situazioni particolari o essere generalizzata alla maggior parte delle situazioni sociali.
Le situazioni più comunemente temute dagli individui con Fobia Sociale comprendono:
- Mangiare o bere in pubblico
- Parlare in pubblico
- Scrivere in presenza di altri
- Usare i bagni pubblici
L’esposizione alle situazioni temute induce generalmente un’immediata risposta ansiosa, con i soliti sintomi che accompagnano la risposta di attacco o fuga, a cui si possono aggiungere l’arrossire, il tremore, la nausea e il bisogno impellente di andare in bagno. Questi sintomi vengono considerati particolarmente imbarazzanti.
La paura di situazioni sociali specifiche generalmente porta all’evitamento di queste situazioni. Nei casi più gravi e generalizzati la Fobia Sociale può portare ad un isolamento sociale quasi completo.
Diagnosi
Secondo la Classificazione Internazionale delle Malattie dell’OMS (ICD-10), la Fobia Sociale viene diagnosticata quando sono presenti i seguenti criteri:
- Marcata e persistente paura di essere giudicato dagli altri in una o più situazioni sociali o prestazionali. L’individuo teme di agire in modo umiliante o imbarazzante (incluso mostrare i sintomi dell’ansia).
- L’esposizione alla situazione temuta causa ansia, che può assumere le caratteristiche di un attacco di panico.
- La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole.
- La paura provoca un marcato disagio durante l’esposizione a situazioni sociali o portare ad evitare tali situazioni.
Diagnosi differenziale
La normale ansia in situazioni sociali è un’esperienza comune alla maggior parte della popolazione e non giustifica da sola una diagnosi di Fobia Sociale, a meno che la paura non interferisca in modo significativo col funzionamento sociale o lavorativo dell’individuo.
L’Agorafobia può portare all’evitamento di situazioni sociali, ma questo evitamento è generalmente secondario alla paura di avere un attacco di panico in un luogo pubblico. Non è la situazione sociale di per sé ad essere temuta, ma piuttosto la possibilità di avere un attacco di panico in situazioni dalle quali sarebbe difficile scappare o in cui non sarebbe disponibile un soccorso.
Nella Fobia Specifica la paura riguarda uno stimolo specifico, che generalmente non è una situazione sociale ma piuttosto un insetto o un animale. Generalmente è lo stimolo stesso ad essere temuto e non il timore di fare brutta figura in pubblico.
Nella Schizofrenia possono essere presenti deliri, il cui contenuto è quello di essere osservati e giudicati dagli altri, tuttavia una corretta anamnesi ed un’attenta intervista clinica permettono di fare la diagnosi corretta. Diversamente dalla schizofrenia, nella Fobia Sociale non sono presenti sintomi come disturbi del pensiero, affettività appiattita od allucinazioni.
Alcune convinzioni nella Fobia Sociale possono essere così radicate che la diagnosi di Disturbo Delirante può essere appropriata. Esempi di questi deliri (false convinzioni che si mantengono nonostante l’evidenza contraria) consistono per esempio nella convinzione che la gente giudichi negativamente il soggetto perché emette cattivi odori o ha un difetto o una malformazione fisica.